Martedì 9 Settembre. A Matera per Energheia è di scena la passione e la speranza di cambiamento con Nichi Vendola
MARTEDÌ 9
Piazza San Giovanni | Ore 19.00
Ti Racconto un Libro.
Rita Montinaro racconta Han Kang: “La vegetariana. Metamorfosi di una donna”
a seguire
con Nichi Vendola
Continuano gli incontri relativi alla XXXI edizione del Premio letterario Energheia con un doppio appuntamento martedì 9 settembre, in Piazza San Giovanni a Matera.
Alle ore 19.00 per il progetto Ti racconto un libro, Rita Montinaro intratterrà il pubblico con un romanzo vincitore del Premio Nobel per la letteratura “La vegetariana di Han Kang”.
«Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l’ideale di un’estatica dissoluzione nell’indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell’ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.
A seguire spazio ai versi e ai pensieri di Nichi Vendola, con il suo libro “Patrie”.
In queste Patrie, Nichi Vendola racconta in versi la sua visione politica, la sua lotta mai finita e la convinzione che, nonostante tutto, un mondo migliore sia ancora possibile. Un manifesto privo di finzione, totalmente sincero, con la chiarezza e l’apertura che in un banale instant book sarebbero impossibili. In queste poesie, dal dettato piano ed emotivo, risuonano una vita di battaglie, le possibilità per il futuro, la passione e la lotta politica, la celebrazione affettuosa dei compagni, la perenne speranza di un cambiamento e l’attualità delle lotte per i diritti, la giustizia sociale, la pace e l’eguaglianza. E accanto a tutto ciò, l’aspetto intimo e personale: l’eros e l’accettazione di sé, l’amore puro e incondizionato verso il compagno e il figlio, il ricordo commosso dei genitori. Dalle strade di Genova percorse in fuga dai lacrimogeni alle spiagge del Salento camminate per mano col piccolo Tobia, da Sarajevo e Baghdad martoriate dalla guerra alla sala d’attesa di un reparto maternità: Vendola fonde il proprio presente di padre con la memoria, chiedendosi che mondo la sua generazione stia lasciando a chi arriva. Soffusi di malinconia ma privi di rimpianto, sospesi tra passione e ideologia ma proiettati al futuro, questi versi arrivano dritti al cuore e colpiscono corde che, nella sterilità dei tempi nostri, pensavamo di aver perduto per sempre.
Nichi Vendola, politico e giornalista italiano, nel 1985 viene invitato a far parte della segreteria nazionale della FGCI, della quale è diventato vicepresidente; nel 1990 è entrato nel Comitato Centrale del PCI. Negli stessi anni scrive prima per L’Unità e poi per Rinascita. Nel 1991 è tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista, nelle cui liste è stato eletto deputato dal 1992 al 2006; dal 2005 al 2015 è stato Presidente della Regione Puglia (riconfermato nel 2010 per un secondo mandato). Nel 2009 lascia il PRC e costituisce il Movimento per la Sinistra, poi confluito in Sinistra, Ecologia e Libertà di cui è stato Presidente e portavoce. Nel 2017 ha aderito al neonato partito Sinistra italiana, in cui SEL è confluito, e del quale è stato eletto presidente nel 2023. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali occorre citare: Prima della battaglia (1983); Soggetti smarriti: memoria e presente nel racconto di una passione comunista (1991); Il mondo capovolto: cronache minime di fine millennio (1993); La mafia levantina: rapporto sulla criminalità organizzata in Puglia (1996); La sfida di Nichi. Dalla Puglia all’Italia (con C. Rossi, 2010); C’è un’Italia migliore (2011); Vestire gli ignudi seppellire i morti (2016); la raccolta di versi Patrie (2021) e Sacro Queer (2025).






