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Daniel Alan Steele Rodriguez si aggiudica il Premio Energheia Spagna 2019

L’associazione culturale Energheia comunica che lo scrittore Daniel Alan Steele Rodriguez, ventottenne di Santander vince il Premio Energheia Spagna 2019 con il racconto El guando. La menzione speciale va al racconto Casa tomada di Enrique Fernández, ventiseienne di Madrid.

Quest’anno, come di consueto, il Premio ha ricevuto il Patrocinio del Governo Spagnolo e dell’Ambasciata di Spagna in Italia.
Il vincitore, sarà ospite della nostra città in occasione della cerimonia di consegna della XXV edizione del Premio Energheia, dal 16 al 24 settembre p.v., nei giardini del Museo D.Ridola. Sarà presente anche lo scrittore spagnolo Fernando Clemot che insieme agli scrittori
Mar Casinello Plaza, Pilar Rubio Álvarez, Encarnación Fernández-Llébrez del Rey, Laura García Lorenzo, Conchita Sánchez Sánchez, Lorenzo Rodrigo Blanco, Ana María Rodrigo Magán, ha coordinato sul suolo iberico la promozione del bando e la selezione dei racconti finalisti.



Distinguendosi sui centodiciotto manoscritti pervenuti, il racconto El guando, narra una storia ambientata lungo il sentiero del Naya, la via nascosta della cocaina, in una delle tante regioni dimenticate della Colombia dove la nebbia cancella i volti e ci si dimentica da dove si viene e dove si va. Quattro anziani ex raccoglitori di coca stanno scendendo quell’impervio cammino trasportando su una barella un loro compare morto che vogliono sotterrare quando assistono all’esplosione di una mina antiuomo. Sono mine disseminate decenni prima dalla guerrilla a protezione del cammino. Vedono saltare per aria una mula e una ragazza che decideranno di caricare sulla barella al posto del proprio compagno morto nel tentativo di portarla in salvo. Alla luce della luna, là dove tutto è contaminato dalle piante di coca, si compie questa marcia instancabile e muta. Chi sono davvero i quattro uomini non saprebbero dirlo, la risposta si nasconde nel silenzio del loro transito perduto e inconsolabile.

Nell’altro testo menzionato Casa tomada, l’autore racconta l’originale vicenda del povero protagonista: Ricardo Rincón che inspiegabilmente un giorno tornato da lavoro vede invasa la propria casa da uno sconosciuto che invitato ad andarsene gli si oppone con sfacciata disinvoltura. Non stupisce tanto l’agio perfetto del nuovo inquilino quanto l’incapacità del protagonista di agire per liberarsi di lui. L’incredulità si trasforma lentamente in abitudine e poi addirittura in mancanza quando l’ospite lascia la casa per intere giornate. Il protagonista, intrappolato in una trama a spirale, completa il circolo vizioso diventando egli stesso il perverso inquilino occupante della casa da cui qualcuno cercherà invano di cacciarlo.

L’associazione comunica, infine, che l’Ambasciatore di Spagna Alfonso Dastis presiederà alla Cerimonia di inaugurazione della mostra “La Cultura è Capitale”, in programma martedì 24 settembre negli Ipogei Motta in via S. Bartolomeo 42 (nei pressi di via Ridola) a Matera.

Fernando Clemot scrittore spagnolo di Barcellona, laureato in Filologia spagnola all’Università di Barcellona, autore di “En la frontiera” (I migliori racconti della letteratura chiana_2008) e Siglo XXI: Los nuevos nombres del cuento espanòl._2010. Vincitore di numerosi premi tra i quali: Premio Internacional Barcarola de Narrativa_2006 e Premio Setenil_2009; collabora con numerose riviste letterarie tra le quali: Quimera, Barcarola, Educomania e Paralelo Sur.