_di Sarah Panatta_ L’ultimo, magnifico film di Paul Thomas Anderson propone una magistrale destrutturazione psicologica degli anni Cinquanta americani, attraverso la contorta, ambigua, estrema relazione
_di Sarah Panatta_ L’ultimo, magnifico film di Paul Thomas Anderson propone una magistrale destrutturazione psicologica degli anni Cinquanta americani, attraverso la contorta, ambigua, estrema relazione