L'angolo dello scrittore

Per la ripresa: non sparare sulle scuole

_di Roberto Vacca_

In Europa la disoccupazione cresce. In USA la crescita dell’occupazione si rallenta. La disoccupazione giovanile ha raggiunto tassi più che doppi rispetto alla percentuale globale, come illustrato nella tabella seguente.

 

USA EU27 Germania UK Francia Italia EIRE Grecia Spagna
% giovani disoccupati 16,5 22   9 22 23 28 30 45 48

 

Mitt Romney, candidato repubblicano alla presidenza USA, consiglia ai giovani di laurearsi prendendo soldi in prestito (da chi?) e, intanto, propone di ridurre i fondi a disposizione delle borse di studio Pell. Questo implicherebbe di costringere un milione di studenti ad abbandonare gli studi.  Il Manufacturing Institute americano ha rilevato che ci sono 600.000 posti lavoro non occupati per mancanza di lavoratori con qualifiche adeguate. Il Presidente Osama ha sostenuto che occorrono corsi mirati che possano preparare i giovani disoccupati a svolgere lavori produttivi. La sfida è stata raccolta dai Community College. Sono corsi biennali che danno un diploma di associato, preparano al College, ma insegnano anche abilità tecnologiche e organizzative richieste dalle aziende (assistenza sanitaria, logistica, trasporti, amministrazione, lavori tecnici).

I Community College esistono in tutti i paesi di cultura anglosassone. Ce ne sono1200 inUSA, 300 nel Regno Unito,150 inCanada e73 inAustralia. Ce ne sono anche in Malesia e nelle Filippine.

La recente iniziativa del governo italiano di analizzare e ridurre tutte le spese della pubblica amministrazione è ragionevole. È un bene che non preveda altri tagli alle risorse delle scuole  e miri solo a ridurre le spese per acquisti o per appalti. Sarebbe opportuno intraprendere iniziative per migliorare la qualità dell’insegnamento e per controllarla attentamente.

Sarebbe anche opportuno che le aziende più avanzate leggessero l’Articolo 33 della Costituzione: “L’arte e la scienza sono liberee liberone è l’insegnamento. …. Le istituzioni di alta cultura … hanno il diritto di darsi  ordinamenti autonomi.” Quindi farebbero bene a fondare ed esercire scuole che facciano acquisire ai giovani proprio le abilità richieste nelle loro attività produttive innovative. Si potranno chiamare Collegi Comunitari o con altro nome che suoni bene. Su questo punto è bene rileggere quanto scrisse Luigi Einaudi nel suo saggio ”Vanità dei titoli di studio” del 1947. [“ … non si corra dietro alle parole invece che alla sostanza.”
Si facciano scuole nuove e ottime. Non si parli di abolire scuole ottime (come gli Istituti Tecnico Industriali Statali, da cui sono provenuti inventori e tecnici di alto valore). Le aziende aumentino drammaticamente gli investimenti in ricerca e sviluppo creando attività di alto livello che contribuiscano alla ripresa. Non usciremo dalla crisi con trucchi contabili.