Appunti di viaggio

Matera, Didier Letouzé_Vienna

Matera – eine Stadt, die auf den ersten Blick schwer zu lesen ist. Der Felsen, in den die Stadt geschlagen und aus dem sie aufgetürmt ist so allgegenwärtig, dass es Zeit braucht die Formen von einander unterscheiden zu können. Und wenn man die Stadt auf Spaziergängen im stetigen auf und ab kennengelernt hat, hat man doch erst die Hälfte gesehen. Versteckt hinter den Türen verbirgt sich eine zweite Stadt.

Tief in den Felsen gegraben erstrecken sich Höhlen, unterirdische Flüsse und Wasserspeicher. Von der Welt darüber für Jahrzehnte vergessen, sind es diese rudimentär wirkenden Elemente, die eine Inspirationsquelle für Herausforderungen der Zukunft bieten. Mit seiner dichten Bebauung und den darin entstandenen Strukturen zeigt Matera wie ein Miteinander funktionieren kann. In einer Stadt, in der ein jeder ein jedens Nachbar ist.

♦♦♦

Matera – una città difficile da leggere a prima vista. La roccia in cui è scolpita la città e di cui è ammucchiata è così onnipresente che ci vuole tempo per distinguere le forme l’una dall’altra.

E se hai avuto modo di conoscere la città camminando su e giù, ne hai vista solo la metà. Nascosta dietro le porte c’è una seconda città. Grotte, fiumi sotterranei e bacini idrici si estendono in profondità nelle rocce.

Dimenticati dal mondo di sopra per decenni, sono questi elementi apparentemente rudimentali che offrono una fonte di ispirazione per le sfide del futuro.

Con il suo denso sviluppo e le strutture che ne derivano, Matera mostra come può funzionare lo stare insieme.

In una città dove tutti sono vicini di tutti.