I racconti "brevissimi di Energheia"

I brevissimi 2001 – Il cerchio e l’albero di Simone Trecca_Roma

anno 2001 (I sensi – Gli odori)

– Sta arrivando…
– Come fai a saperlo?
– Sta arrivando, ti dico! Bisogna sbrigarsi. Passami il bastone, svelto!
– Che fretta c’è?
– Mancano pochi minuti.
– Ma come fai a saperlo?
– Il bastone, ho detto!
– Eccolo! Sta’ calmo!
– Non c’è molto tempo, abbiamo un po’ di strada da fare. Bando alle ciancie. In piedi.
– Uff! Non si può mai mangiare in pace!
– In pace si mangia solo a casa propria. Hai preso il fucile?
– Sì, l’ho preso.
– Allora andiamo. Chiama Argo. Chissà dove si sarà cacciato.
– Argoooo! Argoooo!
– Ma dove diavolo è?
– Eccolo che arriva.
– Chi arriva?
– Argo.
– Ma no. Chi arriva sulla strada? Sta arrivando un furgone.
– Non so, è lontanissimo. Come diavolo hai fatto ad accorgertene?
– Quando si avvicinerà lo sapremo. Intanto andiamo, è già tardi! Bisognerà sbrigarsi.
– Argo! Andiamo, bello! C’era bisogno di correre tanto!
– Ti ho sentito sai?
– E allora?
– E allora cammina e zitto, risparmia il fiato per i muscoli.
– Ragazzi, volete un passaggio?
– Grazie generale, facciamo quattro passi.
– Come volete. Addio!
– Quattro passi? Perché gli hai detto di no?
– Lo sai che lo odio. Figurati se mi faccio dare un passaggio da lui.
– Ah, ma che parlo a fare con te! Orgoglioso e testardo, proprio come mio padre! Ti faresti uccidere per orgoglio! Non rispondi eh?
– Muovi il culo, invece della lingua!
– (Che razza di stronzo! Ma chi me l’ha fatto fare a cacciarmi in questa situazione del cazzo! Me ne potevo stare a casa mia. Sdraiato sul letto con la mia Sophie. A guardare i suoi seni. A guardare i suoi fianchi. Invece di guardare le chiappe mosce di questo stronzo, che cammina pure più svelto di me. Dove lo trova il fiato? A sentire l’odore della sua pelle. L’odore delle lenzuola sudate. Invece di sentire questo schifo di odore di concime e… Cos’è? Terra bagnata, ecco cos’è! Terra bagnata? Questa sì che è bella. Dove cazzo lo trovi un pezzo di terra bagnata ad agosto? Farà come minimo 35 gradi e io sento questo schifo di odore di terra bagnata. Chi me l’ha fatto fare! E questo fucile di merda, ‘manco lo so usare. No grazie, generale, facciamo quattro passi. Non gli stia a dar retta, generale. Accettiamo volentieri. Ecco cosa gli avrei dovuto dire. Tutto per dar retta a mio padre. Cosa ci vado a fare laggiù? Ci vai a fare qualcosa di utile. Invece di stare con quelle mezze checche francesi. Meglio che stare in mezzo all’Africa! Non essere sciocco, ragazzo. Ricordati che è lì che siamo nati. In mezzo all’Africa, come dici tu. Io lo odio questo posto! E odio questo stronzo che mi viene a dire quello che devo fare…)
– Siamo arrivati.
– Bene…
– Non dirmi che sei stanco!
– Certo che no (figurati se ti vengo a dire che sono stanco…)
– Allora affretta il passo, è questione di uno o due minuti.
– (come diavolo fa a saperlo? Finalmente! Siamo arrivati. Non ce la faccio più. Con questo caldo ancora mi vengono a dire che non siamo in Africa. Non vedo l’ora di tornare a Parigi dalla mia Sophie. E questo schifo di odore. Adesso è anche più forte…)
– Già di ritorno?
– Il capo ha deciso di tornare. Attento al gradino, nonno!
– Sono cieco, ragazzo, mica stupido! La mia casa la conosco.
– Non essere scortese Francesco!
– Lascia stare nonna. Comincio ad abituarmi, non ci faccio più caso. Argo va a cuccia!
– Vieni in veranda anche tu, ragazzo, se non vuoi bagnarti.
– Eccomi. (Aveva ragione. Ha iniziato a piovere. Ma come ha fatto a saperlo?).
– Te l’avevo detto che stava arrivando.
– Come facevi a saperlo?
– L’odore della terra bagnata. In pieno agosto, con più di trenta gradi all’ombra, dimmi dove lo trovi un pezzo di terra bagnata! C’è sempre un posto in cui inizia a piovere prima.
– (Eccolo lì quel sorrisino compiaciuto. Lo stesso di mio padre. Accidenti è incredibile, mi sembra di vederlo. Chissà, forse ho fatto bene a dargli retta. In fondo, cos’è una settimana. Non è poi così male qui. Quanto a Sophie, al mio ritorno sarà ancora più bella). Sono contento di essere tornato in Sicilia, nonna. Senti, toglimi una curiosità, perché quello lo chiamano il generale?