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Venerdì 12 Settembre. Chiusura del Seminario sul tema dei Diritti Umani con la presentazione del Manifesto dei Cittadini del Mare e in serata il missionario e giornalista Padre Giulio Albanese presenterà il suo libro “Afriche” dedicato al Continente Africano

VENERDÌ 12 

TERRAZZA PALAZZO LANFRANCHI | Via Ridola | Ore 10.00
Incontro con Padre Giulio Albanese, autore de: “Afriche. Inferno e Paradiso”.
Conducono i giornalisti di Avvenire Lucia Bellaspiga e Paolo Lambruschi

Afriche, inferno e paradiso. Viaggio in un Continente dai mille contrasti

Ampio saggio sulle Afriche inteso come un Continente dai molti volti. L’Autore, profondo conoscitore del Continente, prende in esame non tanto l’Africa intesa come luogo bensì le Afriche che convivono nella stessa terra, nei loro diversi aspetti: storia, cultura, economia, religioni. Un’indagine a tutto campo per sfatare molti pregiudizi e acquisire nuove conoscenze sul Continente che inizia a far sentire il proprio valore e peso geopolitico nella comunità internazionale.


Presentazione del Manifesto “Cittadini del Mare

Penultimo appuntamento con il Premio Energheia 2025 che vede nella mattina la chiusura della due giorni dedicata ai Diritti Umani presso l’Unibas, con inizio alle ore 10.00. Il progetto, promosso dall’associazione Energheia con il sostegno de La Sorbona, Fundaçion Valsain, Amnesty International e Fondazione con il Sud, è rivolto alla formazione dei giovani dai 18 ai 35 anni, per approfondire il tema sotto diversi punti di vista, con personalità del mondo della cultura italiana. Nel corso dell’incontro mattutino spazio ad esperienze di chi ha vissuto in prima persona il dramma del viaggio in mare ed oggi si trova inserito nel contesto materano con la Cooperativa Il Sicomoro.

Nella serata presso la Terrazza del Museo di Palazzo Lanfranchi in Via Ridola, con inizio alle ore 19.00, incontro con Padre Giulio Albanese, autore de: “Afriche. Inferno e Paradiso”. Conducono i giornalisti di Avvenire Lucia Bellaspiga e Paolo Lambruschi. Un saggio in cui l’autore, profondo conoscitore del Continente, prende in esame non tanto l’Africa intesa come luogo, bensì le Afriche che convivono nella stessa terra, nei loro diversi aspetti: storia, cultura, economia, religioni. Un’indagine a tutto campo per sfatare molti pregiudizi e acquisire nuove conoscenze sul Continente che inizia a far sentire il proprio valore e peso geopolitico nella comunità internazionale.

La serata sarà l’occasione per la presentazione e discussione del Manifesto dei Cittadini del Mare, la cui redazione ha coinvolto personalità del mondo culturale e giuridico internazionale e che vuol essere un punto di partenza per una sua presentazione al Parlamento Europeo.

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Bio ospiti

Giulio Albanese, Missionario e giornalista, Sacerdote dal 1986, ha diretto il New People Media Centre di Nairobi e fondato nel 1997 la Missionary Service News Agency, successivamente divenuta Missionary International Service News Agency (MISNA). Collabora con varie testate giornalistiche per i temi legati all’Africa e al Sud del mondo tra cui Avvenire, Limes, Nigrizia, Città Nuova, Messaggero di Sant’Antonio, Italia – Caritas, Radio Vaticana, Radio Svizzera e il Giornale Radio Rai. Dal febbraio del 2007 al giugno del 2014 ha insegnato “giornalismo missionario/giornalismo alternativo” presso la Pontificia Università Gregoriana (Pug) di Roma ed è stato fino al 2019 direttore delle riviste missionarie delle Pontificie Opere Missionarie PP.OO.MM. – Missio Italia, Popoli e Missione e Il Ponte d’Oro. Dal gennaio 2018 è anche direttore responsabile della rivista Amici di Follereau. Inoltre è stato membro del Comitato per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo della Conferenza episcopale italiana (Cei) dal marzo 2012 al marzo del 2022. Dal marzo 2019 è editorialista dell’Osservatore Romano. Nel marzo 2023 è nominato direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali e dell’Ufficio per le Cooperazione Missionaria tra le Chiese del Vicariato di Roma. Nel febbraio del 2024, il Santo Padre, Papa Francesco, lo ha nominato membro del Consiglio della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Segreteria di Stato. È anche autore di alcuni saggi legati alla geopolitica, al giornalismo e alla teologia missionaria. Nel luglio del 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito del titolo di Grande ufficiale della Repubblica Italiana per meriti giornalistici nel Sud del mondo. In questi anni ha vinto 20 premi giornalistici e 4 letterari. Tra questi Il Premiolino (Milano 2001), il Premio Saint Vincent (Roma 2002), il Premio Letterario Città di Latina (Latina, 2004), il Premio Letterario Città di Melfi (Melfi, 2004). Il 2 luglio 2015, l’Accademia Bonifaciana di Anagni, su proposta del Rettore Sante De Angelis, gli conferisce il Premio Internazionale Bonifacio VIII “… per una cultura della Pace…” e il 18 ottobre 2015, lo annovera tra i Senatori Accademici.

Lucia Bellaspiga, milanese, scrittrice e giornalista del quotidiano Avvenire dal 2001 (si occupa principalmente degli Interni e del settore ‘Dossier’ dedicato a servizi ed inchieste ad ampio raggio). Ha pubblicato vari libri, tra i quali una biografia su Carlo Urbani, il primo medico italiano vittima della SARS, sullo scrittore Dino Buzzati in occasione del centenario della nascita[ e sul brigadiere dei Carabinieri Giuseppe Coletta, scomparso nella strage di Nasiriyah. Vincitrice nel 2003 della prima edizione del premio in memoria della giornalista Maria Grazia Cutuli e nel 2004 del premio giornalistico «Benedetta D’Intino» (Cristina Mondadori e Edizioni Il Saggiatore), ha collaborato con numerosi quotidiani nazionali, quali II Giornale, L’Indipendente, La Repubblica.

Paolo Lambruschi, nato a Milano nel 1966, è giornalista professionista dal 1992. Inizia collaborando con alcune emittenti radio televisive milanesi e il settimanale Il Nostro Tempo. Ha diretto il mensile di strada Scarp de’ tenis e il mensile di finanza etica Valori. Come inviato di Avvenire, si è occupato prevalentemente di vicende di immigrazione, povertà e traffico di esseri umani. Nel settembre 2014 è stato nominato capo della Redazione degli Interni per poi tornare, nel 2018, a fare l’inviato dedicandosi soprattutto al tema delle migrazioni. Nel 2011 ha vinto il Premiolino, uno dei più antichi e importanti premi giornalistici.