I Giurati di Energheia

R-S-T-U-V-W-Z Giurati

R

Raimo Christian, giovane scrittore e traduttore romano. Ha collaborato a due riviste letterarie romane, «Liberatura» ed «Elliot-narrazioni» e ha tradotto per la minimum fax Charles Bukowski e David Foster Wallace. Nel 2001 ha pubblicato la raccolta di racconti “Latte”. Nella primavera del 2002 ha contribuito con un suo saggio alla raccolta “Scrittori sul fronte occidentale” in cui numerosi autori della narrativa italiana commentano i fatti dell’11 settembre. (Giuria Premio Energheia 2002_VIII edizione; 2004_X edizione).

Ranaldo Lee Mark (New York, 3 febbraio 1956) è un chitarrista e cantante statunitense, componente del gruppo dei Sonic Youth e autore solista, nonché produttore, poeta ed editore. Nel 2003 è stato incluso al 33º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone scelta da David Fricke. Ranaldo è nato a Glen Cove, presso Long Island, New York. Negli anni in cui frequentava l’università di Binghamton suonò nel gruppo punk sperimentale Fluks (nome derivato dal movimento artistico dadaista Fluxus). Le sue influenze dell’epoca includevano sia gruppi psichedelici californiani della fine degli anni ’60 come Grateful Dead, Jefferson Airplane e Hot Tuna, che nuovi gruppi punk e new wave newyorkesi come Ramones, Television e Talking Heads.  Trasferitosi a Brooklyn nel 1979, suonò con Rhys Chatham e con i Plus Instruments (con cui poi registrò anche un disco nel 1982). Tramite Chatham conobbe il compositore di avanguardia Glenn Branca ed entrò nel suo ensemble. Nella tumultuosa scena no-wave newyorkese dei primi anni ’80 conobbe Thurston Moore e Kim Gordon, suoi futuri compagni nei Sonic Youth, negli anni a seguire una delle band di riferimento dell’intera scena indipendente americana, e non solo.  Parallelamente al lavoro, peraltro ingente, con i Sonic Youth Ranaldo ha sviluppato una produzione solista a partire dal 1987, quando ha pubblicato il primo album From Here to Infinity. In seguito sono stati pubblicati Scriptures of the Golden Eternity, in edizione limitata su LP nel 1993 e su CD nel 1995, Envisioning nel 1995, Amarillo Ramp (For Robert Smithson) nel 1997, Dirty Windows e Clouds nel 1998, Music for Stage and ScreenOasis of Whispersnel 2005 e Four Guitars Live, con Nels Cline, Carlos Giffoni e Thurston Moore, nel 2006. Dopo lo scioglimento dei Sonic Youth, ha pubblicato Between the Times and the Tides nel 2012[ e Last Night on Earth del 2013 con il gruppo The Dust che vede alla batteria l’ex Sonic Youth Steve Shelley, alla chitarra Alan Licht e al basso Tim Lüntzel. Negli anni successivi alla consacrazione dei Sonic Youth (dopo l’album Daydream Nation del 1988), all’attività di musicista e scrittore Ranaldo affiancò quella di produttore. Tra i gruppi prodotti: Babes in Toyland, You Am I e Deity Guns. Come scrittore Ranaldo ha pubblicato sia libri a carattere musicale che, soprattutto, poesie. I suoi ultimi libri di versi sono Lengths & Breath del 2004 e Road Movies del 2005 (edizione rivista e ampliata del libro omonimo pubblicato nel 1994). In traduzione italiana si può leggere ora Road Movies, pubblicato da quarup, Pescara 2007 (trad. di Fabio Genovesi). (Concerto Settembre 2018, Premio Energheia 2018_XXIV edizione).

Rastello Luca è nato nel 1961 a Torino, dove vive. Laureato in Filosofia all’Università di Torino, è stato per diversi anni redattore della rivista L’Indice dei Libri del Mese, di cui è diventato anni dopo direttore. Nel 1993 ha fondato il Comitato accoglienza profughi ex Jugoslavia di Torino. Dal 1993 al 1997 ha lavorato con il Gruppo Abele e l’Italian Consortium of Solidarity in ex-Jugoslavia e, nel 1998, ha pubblicato con la casa editrice Einaudi La guerra in casa, un reportage-racconto-romanzo sulle contraddizioni della cooperazione internazionale nelle guerre jugoslave degli anni Novanta (definito da Roberto Saviano «il più bel libro sulla bestialità umana»). Ha diretto la rivista Narcomafie e L’Indice, e ha lavorato come inviato per il settimanale Diario. Anche se il cuore della sua crescita civile e professionale è la Bosnia Erzegovina, che Rastello ha percorso come giornalista free-lance e come volontario, ha lavorato nei Balcani, nel Caucaso, in Asia centrale, Africa e Sudamerica. Nel 2010 pubblica presso l’editore Laterza La frontiera addosso. Così si deportano i diritti umani, sul tema dei diritti calpestati dei rifugiati. Seguito, tra gli altri, da Binario morto. Lisbona-Kiev. Alla scoperta del Corridoio 5 e dell’alta velocità che non c’è (Chiarelettere). Con la stessa casa editrice ha pubblicato recentemente il romanzo: I buoni. (Giuria XX edizione Premio Energheia_2014).

Ribera Rodriguez Emilio, chitarrista e compositore asturiano(Gijón 1977) ha fatto parte di numerosi gruppi musicali, alternando questa attività all’insegnamento in diverse scuole di musica e conservatori. Attualmente è direttore dell’Emilio Ribera Guitar Studio, da cui partecipa a vari progetti musicali. Ha fatto parte di gruppi e accompagnato artisti come Marisa Valle Roso, Ribera (Roads over an Ocean, Holy Grail), Llariegu, Agogo Jazz Quartet, Truequedart, TYFPE, (“Páxaros na Cabezona”, con il sigillo del Santo Graal, risultante con quest’opera, vincitori del premio AGEDI assegnato all’opera prima), Victor Manuel, Miguel Rios, Armando Orbón, Miguel Campello, Mario Fueyo, Jairo Ubiaño,Javier Blanco, Victor Iniesta, Marisa Valle Roso, Bras Rodrígo, Ana Belén… Nel 2019 ha iniziato un progetto per produrre il proprio marchio di chitarre Ribera, fatte a mano e personalizzate e sempre nello stesso anno è stato insignito del Premio AMAS nella categoria Chitarra. (Ospite Premio Energheia 2021_XXVII edizione).

Rina Franco, giornalista e produttore cinematografico. Ha curato il primo telegiornale per giovani di “Videomusic”. Nel 1994 ha fondato a Roma il “CentroLab”, per la formazione professionale giornalistica e recentemente avviatosi a promuovere la produzione cinematografica. Tra gli ultimi lavori prodotti: “Acliss”(2002) e “Tutti vedono, nessuno sa” (2003). A partire dal 1996 è stato caposervizio della redazione politica di Tmc, attuale La7. (Giuria Premio Energheia 2003_IX edizione; 2004_X edizione; 2005_XI edizione).

Riviello Roberto, regista di origini lucane, vive e lavora in Toscana. E’ autore di cortometraggi, testi teatrali e di un film, “Il più lungo giorno”, sulla vita del poeta Dino Campana. Insegna “Tecnica della sceneggiatura” alla Scuola di cinema Immagina di Firenze. Ha recentemente scritto una sceneggiatura su Isabella Morra, dalla quale spera di poter trarre presto un film. (Giuria Premio Energheia 2000_VI edizione; 2001_VII edizione; Docente corso di scrittura creativa 2001. Docente Corso Internazionale di scrittura creativa 2022).

Rondoni Davide_scrittore e poeta italiano, dirige il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Ha tenuto e tiene corsi di poesia e letteratura nelle Università di Bologna, Milano Cattolica, Genova, Iulm e in diversi Istituti specializzati anche all’estero.
E’ direttore artistico del festival Dante09 a Ravenna. Ha partecipato ai più importanti festival di poesia in Italia e all’estero. Ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra cui Il bar del tempo, e Avrebbe amato chiunque con i quali ha vinto, tra gli altri, i premi più importanti in Italia (tra cui Montale, Carducci, Gatto, Ovidio, Camaiore, Metauro). Dirige la rivista di poesia e arte “clanDestino” ed è eitorialista di “Avvenire”, “Il Tempo” e “Il Sole24 ore”. (Giuria Premio Energheia 2013_XIX edizione; incontri con autori 2015).

Rosa Paolo, artista, sceneggiatore e regista. Dal 1982 ha iniziato l’esperienza con Studio Azzurro. Ha avviato una attività di ricerca particolarmente indirizzata nel settore delle videoambientazioni. Ha realizzato il film “Facce di festa”, ha diretto il lungometraggio “L’osservatorio nucleare del Sig. Nanof” e alcuni cortometraggi. Ha inoltre realizzato diversi spettacoli teatrali. Insieme ad altri registi ha fondato la cooperativa per la promozione del cinema indipendente “Indigena”. A settembre dello scorso anno è uscito nelle sale il lungometraggio “Il mnemonista”, di cui è sceneggiatore e regista. (Giuria Premio Energheia 2001_VII edizione).

S

Scamoni Fabio, sceneggiatore, insegna regia all’Istituto Europeo del Design e cura una corso di Filmaker. Inizia a lavorare nel cinema nel 1992 come assistente alla regia di Gabriele Salvatores in Puerto Escondido. Con Salvatores fa da aiuto regista in Nirvana, Sud, Amnesia e Io non ho paura, nel 2004 scrive la sceneggiatura del film Quo vadis baby?. Nel 2002 collabora con Alessandro Bergonzoni al programma per Tele+ dal titolo Carta Bianca. (Giuria Premio Energheia 2005_XI edizione).

Scarangella Luigi, cantante e musicista, già frontman della band italiana Le Mani, attualmente impegnato in progetti personali cantautoriali e di autoraggio, ad oggi ha all’attivo numerose produzioni musicali. “Oltre al tema musicale, le parole hanno un peso importante, come un corpo con un’anima, un’intelligenza. Nelle parole ricerco significati ed alle parole ripongo domande. La parola non è semplice decorazione, è sentimento, colore, una fotografia del tempo e del luogo immaginato.” (Giuria Premio letterario Energheia 2019_XXV edizione).

Scarponi Alberto, saggista, scrittore e traduttore di testi letterari e filosofici, dal ’91 al ’98 segretario generale del Sindacato nazionale scrittori, attualmente impegnato nella politica culturale, collabora con diversi quotidiani e periodici tra i quali “Lettera internazionale”. La sua ultima opera “Si fa per dire” (Carocci, 2006). (Giuria Premio Energheia 1994_II edizione; 1996_III edizione; 1998_IV edizione; 1999_V edizione; 2000_VI edizione; 2001_VII edizione; 2002_VIII edizione; Docente corso di scrittura creativa 2001; Incontro Lentamente 2008_VIII edizione; Incontro con autori_2011).

Scavetta Domenico, saggista, ha conseguito un dottorato di ricerca in Creazione e comunicazione multimediale presso l’Università di Parigi VIII oltre ad essere autore di due libri sulla scrittura elettronica. (Docente corso di scrittura creativa 2001).

Sciandivasci Simonetta è nata a Tricarico nel 1985. È cresciuta tra Matera e Ferrandina, coccolata da sessantotto parenti, tra cui annovera un solo calcio filo, peraltro interista. Vive a Roma, senza patente, dopo una lunga parentesi milanese. Ha collaborato per diversi anni con la redazione dellla rivista “A”. Ora scrive   per “Donneuropa”, “Il Giornale”, “Pagina99” e “Il Foglio”, dove cura la rubrica Gioco Maschio. La sua impresa eccezionale sarà diventare bisnonna. Nel 2014 è uscito il suo primo romanzo: La domenica lasciami sola, Baldini & Castoldi. (Giuria Premio Energheia 2015_XXI edizione).

Silvis Piernicola, foggiano, primo dirigente della Polizia di Stato, ha esordito nel 2006 con il romanzo Un assassino qualunque – Fazi Editore; L’ultimo indizio, (Fazi edizioni_2008) è un libro sulla cattura del boss mafioso Madonia. (Giuria Premio Energheia 2008_XIV edizione).

Ségaud Achille, ha studiato Storia e Letteratura Inglese all’Università di Nanterre prima di iscriversi Studi scandinavi alla Sorbona. Ha lavorato in diversi musei sia in Svezia e Francia; ha iniziato a tradurre la letteratura svedese in francese, tra le altre cose un’opera teatrale basata su La difesa di un pazzo di Strindberg di Anna Wallander (Le Plaidoyer d’une folle, inedito). L’anno scorso ha allestito una mostra online su An Aneddoted Topography of Chance di Daniel Spoerri come parte di un suo master in Coordinamento interculturale e traduzione nei Paesi tedeschi e nordici. (Docente Corso Internazionale Corso di scrittura 2022).

Spampinato Lorena è nata a Catania nel 1990. Ha vissuto a Londra e a Roma e si è laureata in Scienze politiche. Il suo romanzo, Il silenzio dell’acciuga (Nutrimenti, 2020), è stato proposto per il premio Strega 2020 da Lidia Ravera. La sua ultima fatica letteraria Piccole cose connesse al Peccato (Feltrinelli). (Giuria Premio Energheia 2023_XXIX edizione)

Syxty Antonio, autore e regista di teatro e di cinema, co-direttore  artistico del Teatro Litta di Milano. Ha messo in scena sia testi di cui è anche autore sia testi di autori classici e contemporanei. Ha realizzato regie per la televisione e di recente ( giugno 2000) ha debuttato come regista cinematografico con “Tartarughe dal becco d’ascia”, accolto con entusiasmo dalla critica. (Giuria Premio Energheia 2000_VI edizione).

Stassi Fabio, scrittore di origine siciliana, vive a Viterbo e lavora a Roma in una biblioteca universitaria. Scrive sui treni. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo Fumisteria (GBM, premio Vittorini opera prima 2007). Nel 2007 è uscito  È finito il nostro carnevale (Minimum Fax). Un suo racconto è stato inserito nella raccolta Bonus Tracks, scrittori italiani per Rolling Stones (Oscar Mondadori, 2007). (Giuria Premio Energheia 2007_XIII edizione).

T

Tottossy Beatrice, scrittrice, docente di Letteratura ungherese presso il Dipartimento di Filologia Moderna dell’Università di Firenze. Collabora con la rivista “Lettera Internazionale”. (Giuria Premio Energheia Europe 2001).

Touadì Jean Luc, giornalista di origine congolese, esperto di culture africane, da quattro anni conduce su RAI 2 la trasmissione “Un mondo a colori”, che propone una lettura interculturale della realtà africana. E’ anche tra i collaboratori di punta della rivista “Nigrizia”. (Giuria Premio Energheia Africa Teller 2003_II e III edizione).

Trevisi Gianluigi, Direttore Artistico del festival di musica contemporanea Time Zones, promotore di incontri internazionali di cinema, studioso di Bunuel, è appassionato di letteratura sudamericana. (Giuria Premio Energheia 1996_III edizione; 1998_IV edizione; 1999_V edizione; 2000_VI edizione; 2002_VIII edizione; 2003_IX edizione; 2004_X edizione; 2005_XI edizione; Docente di scrittura creativa 2001; Incontro Lentamente 2008_VIII edizione; Giuria Nuvole di Energheia 2008, 2009, 2011; Giuria Premio Energheia 2013_XIX edizione).

V

Vacca Roberto  è un ingegnere, scrittore e divulgatore scientifico italiano. Laureato in ingegneria elettrotecnica e libero docente in Automazione del Calcolo (Universita’ di Roma). Docente di Computer, ingegneria dei sistemi, gestione totale della qualita’ (Universita’ di Roma e Milano). Fino al 1975 Direttore Generale e Tecnico di un’azienda attiva nel controllo computerizzato di sistemi tecnologici, quindi consulente in ingegneria dei sistemi (trasporti, energia, comunicazioni) e previsione tecnologica, realizza numerosi programmi TV di divulgazione scientifica e tecnologica. Patatrac! Crisi: perchè? Fino a quando? (2009); Salvare il prossimo decennio (2011), tutti editi da Rizzoli. (Incontro con autori_2011).

Valentino Nicola, è il direttore dell’Archivio di scritture, iscrizioni e arte ir-ritata di Sensibili alle Foglie. Ha pubblicato nel 1990 con R. Curcio e S. Petrelli “Nel bosco di Bistorco”; “Ergastolo” nel 1994; nel 1996 ha curato “D’ogni dove chiusi si sta male” di Lia Traverso e nel 2001 con R. Curcio “Nella città di Erech”. (Incontri Lentamente 2005_V edizione).

Vanzan Anna, laureata in Lingue e letterature orientali a Venezia, ha conseguito il Ph.D in Nearn Eastern Studies alla New York University. E’ capo redattrice della rivista Afriche&Orienti e tenuto corsi di civiltà islamica alle università di Bologna e alla Università IULM di Milano, dove attualmente insegna. (Giuria Premio Energheia Africa Teller 2004_IV edizione).

van Wissem Jozef (Maastricht, 1962) è un compositore e liutista olandese, musicista minimale.Noto soprattutto per essere il Vincitore del premio come miglior colonna sonora al festival di Cannes per “Solo gli amanti sopravvivono” Jozef Van Wissem. Il compositore e liutista olandese, autore di musiche minimali tra avanguardia e musica barocca, ha all’attivo oltre 20 album di cui tre realizzati in duo con Jim Jarmusch ed il recente “It’s Time For You To Return” uscito nel 2014 per la storica etichetta belga Crammed Discs. Musicista costantemente in tour, Jozef si è esibito ovunque nel mondo inclusi prestigiosi festival quali “All Tomorrow’s Parties” e “Primavera Sound“. Jozef van Wissem è rinomato per il suo approccio inusuale al liuto del Rinascimento ed al liuto barocco, probabilmente gli strumenti meno usuali nel mondo della musica contemporanea. Egli copia ed incolla brani classici, inverte melodie, aggiunge pezzi elettronici ed infine registra il tutto. Sebbene egli usi sottili manipolazioni elettroniche del suono, è rimasto in larga parte fedele al timbro ed alla risonanza particolari del liuto, oltre che alla tecnica classica utilizzata per suonare lo strumento. Van Wissem ha iniziato ad essere conosciuto dal pubblico qualche anno fa, grazie al suo approccio concettuale radicale nel suonare il liuto del Rinascimento. La maggior parte dei lavori di Jozef van Wissem sono basati sull’applicazione dell’immagine a specchio sulle composizioni con il liuto, lavoro idiomatico per le tablature del liuto del 1600 d.C. Grazie a degli studi compiuti a New York insieme a Patrick O’Brien, egli ha scoperto che, a partire dal Medioevo, una delle varianti del cantus firmus, ossia la melodia data, è la riproduzione al contrario della stessa. L’applicazione da parte di van Wissem di questo metodo è risultato nella pubblicazione dell’album Retrograde. A Classical Deconstruction(Persephone 002), nel quale il compositore ha scritto centinaia di tablature classiche del liuto come fossero immagini specchiate, copiandole a partire dall’angolo in basso a destra per finire a quello in alto a sinistra.(Ospite Premio Energheia 2017_XXIII edizione).

Varvarigos Costa, nasce a Napoli nel 1968 sotto il segno zodiacale dei Gemelli, da madre napoletana e padre greco, originario di Zante. Doppia anima e una doppia origine che ne segnano sin dall’inizio il percorso artistico: appena adolescente, studia melodie classiche sia in greco che in dialetto napoletano, in una ricerca continua di sonorità comuni. Nell’isola greca muove i suoi primi passi da chitarrista autodidatta, durante un’estate dei suoi 16 anni. Dopo un paio d’anni trascorsi a studiare le melodie e ad “assorbire” la canzone napoletana, inizia ad esibirsi, accompagnandosi con la chitarra, in alcuni locali della città di Napoli. Continua intanto a studiare su due percorsi paralleli: quello artistico e quello professionale. Oggi è un affermato avvocato civilista ed un cantautore che ama definirsi “paleomelodico”. Nelle canzoni di Equilibrio intende parlare dell’amore e dei sentimenti, senza rappresentare problematiche sociali di disagio o affiancare questioni politiche. Equilibrio contiene canzoni d’amore. Jazz, fusion ed anni di classica napoletana sono le influenze musicali che lo hanno ispirato, oltre anche alla musica tradizionale greca. In greco infatti è l’ultimo brano del disco, che riprende, in maniera forte e diretto il contenuto del brano numero 5 “Parla e prova a farlo parlà” che Costa dedica al padre. (Giuria Premio Energheia 2007_XIII edizione).

Venezia Mariolina, laureata al DAMS di Bologna si è diplomata in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nel ’91. Lavora come sceneggiatrice cinematografica e televisiva; nel cinema ha collaborato all’ultimo film di Sabina Guzzanti. Ha pubblicato la raccolta di racconti dal titolo: “Altri miracoli”, “Mille anni che sto qui”, con cui ha vinto il Premio Campiello 2008 e nel 2011 per Einaudi “Da dove viene il vento”. (Docente corso di scrittura creativa 2001; Giuria Premio Energheia 2002_VIII edizione; 2003_IX edizione; Incontri con autori 2011).

Venuti Mario, giovane cantautore siciliano, leader dei gruppo “De Novo”, ha al suo attivo collaborazioni con Franco Battiato e in quest’ultimo periodo con la cantautrice catanese Carmen Consoli. Ha partecipato nel 1998 al festival di Sanremo e attualmente è in promozione un suo CD con diverse collaborazioni artistiche. (Giuria Premio Energheia 1999_V edizione).

Veronese Pietro, romano, è diventato giornalista dopo una laurea in Filosofia a Roma e studi di specializzazione a Parigi.  E’ forse il giornalista italiano che ha viaggiato di più in africa negli ultimi venti anni. si è occupato dell’Africa a sud del Sahara, di Medio Oriente e di Balcani. Inviato e caporedattore de «La repubblica» per circa un trentennio, oggi è collaboratore dello stesso giornale e di numerose testate italiane e straniere. Insegna giornalismo d’inchiesta presso la Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma. Tra i suoi libri, Africa Reportages, Laterza 1999. (Giuria Premio Energheia Africa Teller 2003_II e III edizione; Giuria Premio Kaleidos Africa’s Pictures 2012; Giuria Premio Energheia 2012_XVIII edizione).

Versienti Fabrizio, quarantenne, giornalista e critico musicale. L’Africa è al centro dei suoi molteplici interessi, sia pure filtrata – spesso – dai suoi “riflessi” statunitensi o francesi. Naturalmente, è un lettore onnivoro e insaziabile. (Giuria Premio Energheia Africa Teller 2000_I edizione).

Viale Guido, giornalista, è nato a Tokyo nel 1943 e vive a Milano. Ha partecipato al movimento degli studenti del ’68 a Torino e militato nel gruppo Lotta continua fino al 1976. Si è laureato in filosofia all’Università di Torino. Ha lavorato come economista in progetti di sviluppo locale, cooperazione internazionale e tutela dell’ambiente.(Ospite Premio Energheia 2023).

Viganò Valeria, giovane scrittrice Milanese, responsabile della pagina culturale de “L’Unità”, ha al suo attivo un romanzo edito da Feltrinelli dal titolo “L’ora preferita della sera”. Coordina, insieme ad altri scrittori, la Scuola di scrittura creativa Omero di Roma. (Giuria Premio Energheia 1996_III edizione).

Villalta Esteban.  Brillante artista contemporaneo, esponente della pop art spagnola ed europea e precursore dei graffiti. Ha esposto recentemente a Lima (Perú) e a Napoli. Come afferma il critico d’arte Gianluca Marziani “L’artista, partendo dalle matrici generiche della striscia fumettistica, analizza dettagli che diventano l’oggetto concettuale del suo modus. In passato potevano esserci la gestualità delle mani, le posture dei feticci domestici, il movimento sensuale delle ballerine di flamenco e la potenza dei toreri metropolitani. A confermare il cortocircuito della struttura anche i tatuaggi che galleggiano nel colore monocromo quasi fossero un sogno, un’apparizione, un indizio. (…) Rivedendo l’antologia di opere dagli anni Ottanta ad oggi, si comprende l’impronta che l’artista ha impresso nel ciclo organico del Postmoderno giocando in prima linea con gli elementi concettuali che hanno codificato la Transavanguardia e i neoespressionismi europei.” Pagina web: www.estebanvillaltamarzi.com (Ospite Premio Energheia 2019_XXV edizione – “La Cultura è Capitale” con Ambasciata di Spagna in Italia).

Villoresi Giulia, (Roma, 1984) è laureata in Storia moderna e ha un dottorato in Storia religiosa e istituzioni della Chiesa. Scrive per L’Espresso e il venerdì di Repubblica. Ha pubblicato i romanzi La Panzanella(2009, premio Vittorini opera prima) e Chi è felice non si muove(2014) con Feltrinelli; Benedetto il frutto con Marsilio(2022). (Giuria Premio Energheia 2023_XXIX edizione).

Volpe Beatrice, giornalista Rai 3 da 25 anni, laureata in letteratura angloamericana a Ca’Foscari-Venezia. (Giuria Premio Energheia 2005_XI edizione; 2008_XIV edizione). 

W

Wurth Giorgia, (1979), attrice ed autrice di Varazze (SV). Nel 1998 inizia la carriera televisiva come conduttrice a Disney Channel. Dal 2003 al 2008 è una delle annunciatrici di Rai Tre. Nel frattempo intraprende la carriera di attrice, scrive racconti, tiene un suo blog e interpreta un ruolo di protagonista nel videoclip “Aprila”, canzone di Biagio Antonacci. Nel 2009 appare su Rai Uno nella miniserie tv “Il bene e il male” e successivamente nella sesta stagione di “Un medico in famiglia”; inoltre è tra le protagoniste di “Ex”, film di Fausto Brizzi, uscito nelle sale cinematografiche nel mese di febbraio. Interpreta anche il ruolo di Ilona Staller nella miniserie tv Moana, regia di Alfredo Peyretti, in onda su SKY Cinema 1. Sempre nei primi di quest’anno, pubblica il suo primo libro: “Tutta da rifare”, (Fazi Editore). (Giuria Premio Energheia 2010_XVI edizione; 2011_XVII edizione).

Z

Zubero BegonaSi forma come fotografa a Madrid e New York. Nel corso della sua carriera spazia tra diversi generi, dalla fotografia realista degli spazi urbani alle nature morte fino alla sperimentazione dell’astrazione della fotografia soggettiva. Partendo dai suoi progetti sviluppa una fotografia dall’impeccabile fattura tecnica, formale ed estetica in cui la documentazione e la ricerca le permettono di elaborare immagini di grande profondità intellettuale. A seguito del suo periodo in Italia, i progetti degli ultimi anni ruotano attorno a questioni direttamente collegate alla cultura e alla storia recente di questo Paese. Ha partecipato anche all’esposizione “Extraordinary Vision. L’Italia ci guarda”, tenutasi presso il Museo MAXXI di Roma in occasione del 70° anniversario della Repubblica Italiana. Attualmente, dopo una residenza di due mesi in Iraq, lavora ai progetti lì realizzati tra cui “M/D (Mosul Demolición)”. Pagina web: www.bzubero.es (Ospite Premio Energheia 2019_XXV edizione – “La Cultura è Capitale” con Ambasciata di Spagna in Italia).