Il soggetto del cortometraggio

Perdersi, Annaclaudia La Monica_Napoli

Menzione Premio Energheia Cinema 2022, un soggetto per un cortometraggio

Alice ha 22 anni e vive a Roma, la sua più grande passione è il cinema. Ama le piccole cose, ama la sua famiglia, ma soprattutto, ama l’amore. Sogna d’incontrare la persona giusta, la sua anima gemella. Vive l’amore attraverso il cinema, verso ciò che vede e ciò che scrive, nell’attesa di tramutare le sue parole in qualcosa di reale. È un giorno di metà settembre, fa molto caldo, non piove da tre settimane e durante una lezione all’università sulla storia del cinema, le si siede accanto una ragazza che non aveva mai visto. Nota il foglio che ha tra le mani, dove ci sono scritte le indicazioni per arrivare nella sua aula. Alice sorride, era quella sbagliata. Per un attimo alza lo sguardo verso il suo viso, la osserva. Nota il suo nervosismo, e poi, la sua bellezza, semplice, ma da togliere il fiato. Prima di trovare il coraggio di rivolgerle la parola, la ragazza fugge via. Un senso di vuoto pervade il petto di Alice, perché non le aveva parlato? Senza neanche accorgersene, era in piedi, le gambe avevano fatto tutto da sole, non perde neanche un secondo ed esce dall’aula. La raggiunge, la ragazza le sorride, si chiama Emma. Si è da poco trasferita in città, è il suo primo giorno di università ed ha difficoltà ad orientarsi. Alice si offre di accompagnarla alla sede giusta, non prima, però, di averla osservata ancora. I suoi occhi, castano chiaro, trasmettevano serenità, il suo sorriso, una piccola luce in un mondo di oscurità, era davvero bella. Durante il tragitto, Alice scopre che Emma studia Scienze Politiche e che, il suo obiettivo è quello di entrare a far parte dell’ONU. È una persona ambiziosa, dal suo tono di voce, sembra non temere nulla del mondo che la circonda. Arrivate a destinazione, Alice sente di voler sapere di più di lei, così, la invita a prendere un caffè dopo le lezioni.

Non era mai stata così sfrontata in vita sua, ma non poteva perdere l’occasione di vederla ancora. La ragazza accenna un timido sorriso ed accetta, si scambiano i numeri di telefono e si salutano. Qualche ora dopo, s’incontrano in un bar, c’è dell’imbarazzo iniziale, ma con qualche battuta, Alice riesce a sciogliere la situazione. La risata di Emma riempie tutta la sala, ma soprattutto, riempie Alice, non si era mai sentita così prima d’ora. Il caffè si trasforma in una cena, dove parlano di qualsiasi cosa. I giorni passano, le due ragazze passano ogni minuto libero assieme. Alice decide d’invitarla al cinema, dove trasmettono, eccezionalmente, Nuovo Cinema Paradiso, il film che le ha fatto capire che lavorare in quel mondo le avrebbe cambiato la vita. Emma amava ascoltarla parlare di cinema, aveva un modo tutto suo di ragionare, così appassionato. Un giorno sono in macchina, Alice è pronta a dire ad Emma ciò che prova per lei, ma la ragazza la batte sul tempo e la bacia. Le due sembrano vivere in un sogno, fino a quando, un pomeriggio, Alice ed Emma sono a casa di quest’ultima, da sole. Si trovano in camera e si stanno scambiando dei gesti affettuosi, quando, il padre di Emma, tornato prima da lavoro, entra e le sorprende. Alice è un po’ in imbarazzo, ma sorride, Emma, invece, è pietrificata. La ragazza non aveva mai confessato di avere dei genitori bigotti. L’uomo diventa rosso di rabbia, minaccia Alice di stare lontano da sua figlia e la caccia di casa.

I giorni passano, Emma non si presenta all’Università e non le risponde ai messaggi, fin quando, il numero risulterà inesistente. Settimane dopo, Alice vede Emma all’Università, corre da lei, ma non si avvicina troppo, perché la ragazza le fa cenno di no, suo padre è dietro l’angolo che l’aspetta. Emma ha un livido enorme in viso, ma non solo, i suoi occhi sono spenti, vuoti, non sorride più. Prima di vederla per l’ultima volta, Emma fa cadere un bigliettino poco vicino a lei, una volta allontanata, Alice corre a prenderlo. Nello stesso istante finiscono le lezioni, gruppi di ragazzi si precipitano nei corridoi, il biglietto viene spazzato via e distrutto, così, come il cuore di Alice.