L'angolo dello scrittore

Poesie tradotte – per igiene mentale

_di Roberto Vacca.

scogli7Non cado in depressione da decenni. Prevengo l’insorgere di questo penoso stato grazie all’abitudine profondamente radicata di imparare continuamente cose nuove e poi di raccontarle. Le racconto a voce, se gli astanti gradiscono. Ne faccio l’oggetto di brevi note che mando per e-mail a qualche migliaio di corrispondenti. Le ho scritte in parecchi saggi che ho pubblicato: l’ultimo si rivolge agli anziani ai quali suggerisco di trovare qualcosa da fare. Le terapie occupazionali servono allo scopo. Funzionano meglio se riesci a fare cose non banali. Sono meno banali le attività difficili, ma, allora, possono diventare faticose. Scrivere è meno pesante che spaccare pietre con un maglio. Però scrivere bene è stancante: devi stare attento – teso. Poi devi pensare bene a scegliere argomenti interessanti. Devi ordinarli mentalmente, costruendo frasi armoniose e concise e scegliendo con cura le parole. Lo faccio spesso e mi è accaduto ogni tanto di scoraggiarmi. I pensieri originali stentavano a sgorgare. Le cose imparate da poco tendevano a confondersi. Intravedevo il rischio di scivolare dal rallentamento alla depressione. Mi serviva un’occupazione facile.

L’ho trovata. Scelgo poesie non italiane, che mi siano piaciute. I sentimenti, le storie, le osservazioni, le opinioni – le hanno già elaborate gli autori. Così  le traduco e le rendo fruibili ad amici che non sappiano certe lingue. È un lavoretto utile ad altri. Mi occupa e mi conforta. Ecco una campionatura: da  Blake a Heine, D.H. Lawrence, Ogden Nash. Sono  molto diversi uno dall’altro, ma hanno in comune qualcosa di spiritoso, appena cinico – e consolatorio-

Enjoy.

 

Da William Blake   (1757-1827)

The only man that e’er I knew

Who did not make me almost spew

Was Fuseli; and he was both a Turk and a Jew

And so good Christian friends, how do you do?

L’unico uomo ch’abbia mai incontrato

Che una gran nausea non m’abbia evocato

Era Fuseli, che era turco e giudìo.

Cari amici cristiani: addio, addio!

Füssli, l’amico di Blake, era un pittore svizzero . non turco e non ebreo.

 

Da Heinrich Heine (1799-1856) – lo sapete che era cugino di Karl Marx?

Ich glaub’ nicht an den Himmel                  Io non credo al Cielo

Wovon das Pfäfflein spricht                       di cui parla il pretaccio

Ich glaub’ nur  an dein Auge                        Degli occhi tuoi mi faccio

Das ist mein Himmelsicht                          che illuminano il cielo.

Ich glaub’ nicht an den Herrgott                 Non credo a Dio Signore

Wovon das Pfäfflein spricht                       di cui parla il pretaccio

Ich glaub nur an dein Herze             credo solo al tuo cuore:

‘Nen andern Gott hab’ ich nicht                  il solo dio che abbraccio.

Ich rief den Teufel und er kam

Und ich sah ihn mit Verwund’rung an

Er ist nicht haesslich er ist nicht lahm

er ist ein lieber, scharmanter Mann

Ein Mann in seinen besten Jahren

Verbindlich und höflich und welterfahren

Er is ein gescheiter Diplomat

Und spricht ganz gut ueber Kirch und Staat

Blass ist er etwas, doch ist es kein Wunder

Sanskrit und Hegel studiert  er jetzunder

Quando ho chiamato il diavolo è venuto

E il suo aspetto mi ha meravigliato

Non è brutto, né zoppo, né cornuto

È un uomo molto caro ed educato.

Giovanile, gentile, carismatico

A vederlo diresti: “Un diplomatico!”

Discute d’ogni cosa ed è ferrato

Sulla vecchia questione “Chiesa e Stato”

È pallido, si sa: da qualche mese

Legge Hegel e studia un po’ il cinese.

Voltaire è il suo scrittore preferito

E se legge i moderni è un po’ smarrito.

 

Da    D.H. Lawrence  (1885-1930)

Versi scritti vicino alla statua bronzea di Hermes a Villa Cimbrone, Ravello

[pare che sia una traduzione da Catullo, ma non l’ho trovata]

Lost to a world of which I crave no part          Di questo mondo io non voglio niente

I sit alone and commune with my heart sto solo e guardo dentro la mia mente

Pleased with my little corner of the earth          Non mi dispiace questa vita mia

Glad that I came – not sorry to depart. Bene che venni – e bene andare via.

 

Da    Ogden Nash   (1902-1971)

The turtle lives ‘twixt  plated decks

Which practically conceal its sex

I think it clever of the turtle

In such a fix to be so furtle.

Tradotta nel mio romanzo “La suprema Pokazukha”   come:

La tartaruga è inclusa

In un astuccio tale

Che nasconde e tien chiusa

La sua zona sessuale,

Merita una menzione

Di plauso e onorifica

Che in questa situazione

Resti tanto prolifica.

 

The trouble with every kitten is that           Il guaio di ogni micetto è il fatto

Eventually it becomes a cat.                       Che, prima o poi, diventa un gatto.

 

I Will Arise And Go Now

In far Tibet  there live a lama,
He got no poppa, he got no momma,

He got no wife, he got no chillun,
Got no use for penicillun,

He got no soap, he got no opera,
He don’t know Irium  from copra,

He got no songs, he got no banter,
He don’t know Hope, he don’t know Cantor,

He got no teeth, he got no gums,
Don’t eat no Spam, don’t need no Tums.

He love to nick him  when he shave;
He also got no hair to save.

Got no distinction, no clear head,
Don’t call for Calvert;  drink milk instead.

He use no lotions  for allurance,
He got no car and no insurance,

No Alsop warnings,  no Pearson rumor
For this self-centered nonconsumer.

Indeed, the Ignorant Have-Not
Don’t even know   what he don’t got.

If you will mind  the Philco, comma,
I think I’ll go  and join that lama

Nel lontano Tibet ci vive un lama            Niente tacchino e niente panettone.

Non conosce papà, nemmeno mama        E non distingue il CO2 da un drone

Mai avuto un bambino o una bambina   Non ha mai visto nè Vespa, né Santoro

E non gli serve la penicillina                    Né American Express – nè Carta Oro

Non usa creme, olii, ammorbidenti          Non c’ha macchina, né assicurazione

Sa niente di Mendeleev —- elementi?    Fatta la barba poi: niente lozione

Non sa nemmeno i nomi delle dive;         A Rolex e aeroplani dice: NO

non ha denti – nemmeno le gengive;       Beve latte: non tocca Veuve Cliquot

non ha AZ e nemmeno Colgate.                ‘Sto lama ignorantone manco sa

No vino, no Glen Grant, no cioccolate.   qual è la roba nuova che non c’ha

Lui: niente spot – niente televisione       Google, E-mail: levàteli di torno

Niente champagne e niente Toblerone.   Io vado da quel lama e non ritorno.

 

Chi non apprezzi questi versi, fa presto a eliminarli. Qualcuno potrà trovare aiuto nel tradurne altri. Non è grave che nessuno li legga: l’attività è intesa soprattutto a vantaggio del traduttore.